Astrid and Thor are back

donnaAstrid wasn’t working anymore. Work was a thing of the past; from 2066 the global workforce had been reduced to 2%. All factories − magicians hats, as they were now called − grew underground hidden by lawns and meadows, buried under hills, so that we could count daisies and look at clovers.

Thor and Astrid were relaxing after a night picnic of fruit based meals and drinks for a total calories vitamins ratio of 1/100: a vitamin intake sufficient for the next seven days. Astrid was studying ‘history in the final year of capitalism and the collapse of the last empire’. She yawned thinking how oppressive work must have been, and tried to picture herself getting out of bed every morning even when it was raining but she really couldn’t. Continua a leggere “Astrid and Thor are back”

Per un editing che vi chiarisca le idee e la grammatica

Il sito di Alessandra Zengo è www.alessandrazengo.com
Il sito di Alessandra Zengo è http://www.Alessandrazengo.com

Ci sono gli editor che pensano solo al tariffario, e contano le parole come ettogrammi di prosciutto, e ci sono gli editor con le balls, che riescono ad annusare una buona storia a chilometri di distanza e combattono a mani nude perché la stessa divenga un libro vero.

Alessandra Zengo è una editor con le balls (ovvio, non ne parleremmo qui altrimenti). Se avete messo un manoscritto in frigo e il futuro vi sembra confuso (Autopubblico? Pilota automatico? L’Editore-Chi? Salto correzione bozze a piè pari?) sul suo sito potete trovare tante informazioni utili. E anche un pizzico di cinismo, che a noi scribacchini piace sempre (non azzardatevi a prendere la penna in mano, se non capite il cinismo!)

Qui sotto trovate l’ultima Elementary, la newsletter di Alessandra a cui è possibile registrarsi dal suo sito. Enjoy!

Come nasce un libro

Elena Ferrante unmasked

Why I am not upset that Elena Ferrante has come out of the closet, or to be more precise forced out? Is it because I don’t think the smell of mothball is invigorating for a writer, or maybe it’s becladyause any mystery needs a revelation? Ferrante had become so entangled with her literary persona that in my imagination she was just that: a virtual writer who didn’t need to be real. In a world where virtual reality is as real as it gets and personalities become famous by inventing a captivating personas who needs real people?

Ferrante was just that: distant, mysterious, unreal. Adoring fans could mould her into their ow
n image: almost a religious experience. So, are you a stressed out, overworked woman? You could be her walking down the shopping mall with two heavy bags of grocery, and she could be just like you. Are you a desk-ridden translator with literary aspirations who spends all God-given hours of the day and night on a laptop: you could be her; it could be you. Oops! In this case it is you, I mean her. Continua a leggere “Elena Ferrante unmasked”

Vieni fuori Ferrante, e con le mani in alto

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Chi si cela dietro lo pseudonimo di Elena Ferrante?

Nel mondo della letteratura si spettegola come non mai. Non solo nei salotti di casa nostra, ma in quelli di tutto il mondo. Questo succede quando una scrittrice di best seller rifiuta di metterci la faccia. E pure il nome di battesimo.

Tutti sanno chi è Elena Ferrante. È quella de L’Amore molesto, de La Frantumaglia, de La Figlia oscura. Quella della saga de L’Amica Geniale. Quella che scrive di rapporti labirintici, di madri double face, di uomini poco uomini, di uomini troppo uomini. Quella che scrive romanzi che parlano delle montagne russe della vita. Continua a leggere “Vieni fuori Ferrante, e con le mani in alto”

“Il rumore dei tuoi passi”, di Valentina d’Urbano

rumorepassigrandeI libri che preferisco sono quelli che mi fanno sentire male. Quelli che mi mettono a disagio, che mi fanno sentire scomoda. Quelli che, durante la lettura, provocano ansia, e poi, una volta letti, lasciano un segno, una cicatrice bluastra.

(Forse è un modo un po’ sadomaso di concepire la letteraura, ma ognuno ha i suoi vizi)

Quando i “pugni nello stomaco” li danno giovani autori italiani, mi fa davvero piacere. Continua a leggere ““Il rumore dei tuoi passi”, di Valentina d’Urbano”

POSSO TENTARVI CON UN DIAVOLO CUSTODE?

Devo confessare che non credo negli angeli custodi. Tanto per cominciare se esistessero dovremmo subito prendere atto che sono tra i più imbranati, pigri e inefficienti agenti di sicurezza del mondo. E poi, averci accanto un uomo, che non è veramente un uomo, e per giunta ha le ali da cigng-snakeo, non è il mio ideale di storia romantico-platonica.

Una volta un’amica mi disse con tutta serietà che lei si sentiva sempre protetta dal suo angelo custode. A tale affermazione, prima mi misi a ridere e poi dissi ‘Stai scherzando, vero?’ e lei ‘No, ci credo davvero, tu no?’ Continua a leggere “POSSO TENTARVI CON UN DIAVOLO CUSTODE?”