The writer’s envy

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Quando ci si confrontava soltanto con i grandi della letteratura non albergava nel mio cuore nessun sentimento di fastidioso rancore, solo una voglia di emulare, correre in parallelo (almeno nei miei sogni) con i miei beniamini, e tutto il resto era una ricerca e una voglia di miglioramento che per me era una gioia. Con l’esplosione della popolazione amanuense nella jungla letteraria di oggi giorno mi ritrovo a guardarmi avanti e indietro da dietro il tronco di un albero. Siamo tutti amici e nemici, al tempo stesso. Guardo incredula le nuove pubblicazioni, ne leggo a malavoglia qualcuna ma non mi piacciono. La mia avversione per i best sellers avvelena i meeting del mio book club. Durante il primo incontro ho detto subito che non avevo mai fatto parte di un club di lettura; la mia risposta alla loro domanda è stata ‘perché leggo solo ‘letteratura’ e non ho mai letto best sellers in vita mia’. Mi sono vergognata nel dirlo, non perché non sia vero, ma perché ho sempre un po’ paura di dire quello che penso (ma questo forse è un altro problema) in caso appaia snob o fuori dal quadro accettato e accettabile.

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Quest’anno cerco di essere

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Spero che abbiate passato un buon capodanno. Il mio è stato nella norma, cioè nella norma dei miei standard, che per il primo dell’anno sono piuttosto bassi. Anche quest’anno infatti non sono andata a festeggiare in piazza ma ho visto il concerto trasmesso da Bari in diretta tv, e dopo cena ho letto per qualche ora (Giuda, di Amos Oz). Continua a leggere “Quest’anno cerco di essere”